Altavilla Irpina (Altavìll in dialetto campano) è un comune italiano di 4.152 abitanti della provincia di Avellino in Campania.
Geografia fisica
Il territorio comunale si estende su tre colli (Torone, Ripa e Foresta) dominanti la Valle del Vellola e del torrente San Giulio (conosciuta anche come media valle del Sabato) ed è ben protetto alle spalle dalla cresta montuosa di Toro, San Mango e Sassano.
L'abitato resta comunque bene interconnesso in quanto si sviluppa uniformemente verso sud e verso est a partire dal centro storico.
Storia
Le origini di Altavilla sono certamente antiche: addirittura, vi è chi ritiene che Virgilio l'abbia menzionata nell'Eneide, col nome di Poetilia. Certamente, molto più tardi, nel 1882 Giovanni Verga vi ci ambientò il romanzo Il marito di Elena.
Le prime evidenze storiche risalgono invece al castello, denominato di Altacauda, che in epoca longobarda esisteva nell'attuale territorio comunale. Si arrivò poi, dopo alterne vicende, nel XII secolo alla dominazione dei Normanni. Successivamente il feudo contenente tale nucleo abitato passò alla famiglia De Capua e solo allora si giunse al nome di Altavilla per mezzo del quale Luigi De Capua così ricordava il proprio casato nonché la sua provenienza dall'omonima città in Normandia
È conosciuto come il paese dello zolfo per la presenza di uno dei più importanti giacimenti della Campania rinvenuto alla fine del XIX secolo.
Gli ulteriori passi della storia del comune seguiranno quelli del resto del territorio circostante e poi della storia nazionale.
Monumenti e luoghi d'interesse
Palazzo comitale conosciuto anche come "Palazzo Baronale" (sec. XV-XVI)
Palazzo D'Agostino
Palazzo Salerno
Palazzo Caruso
Chiesa Collegiata di S.ta Maria Assunta (sec. XVIII)
Chiesa della SS.ma Annunziata (sec. XIV- XV)
Miniere di zolfo. per maggiori informazioni consulta la pagina del comune qui |