Avella è un comune italiano di 7 828 abitanti della provincia di Avellino in Campania. È famosa la coltivazione della nocciola, che prende il nome proprio da questo comune (in lingua latina il nocciolo si chiama nux avellana, mentre in lingua spagnola, in lingua portoghese e in occitano la nocciola è chiamata rispettivamente avellana, avelã e avelana).
Geografia fisica
Situato nel cuore di una grande conca dell'Appennino Campano dominata dai massicci montuosi dei Picentini, è circondato a nord dai monti di Avella e a nord-est da Montevergine, entrambi parte della catena montuosa del Partenio; il Partenio è meta di pellegrinaggi per venerare la Madonna di Montevergine nel santuario benedettino del XII secolo, posto sul monte a 1270 m.
Il più importante corso d'acqua che passa per questo comune è il Clanio, oggi impoverito.
Il clima di Avella è semicontinentale, con inverni rigidi e piovosi, mentre in primavera e agli inizi autunnali sono frequenti brina e gelate; in estate la siccità predomina sul territorio con rare piogge e venti di ponente e di scirocco.
La vegetazione è ricca, con prevalenza di noccioleti che producono le pregiate "nocciole avellane" (il cui legno è citato da Gabriele D'Annunzio ne "I pastori"), ma di rilievo è anche la produzione di frutta e ortaggi.
Storia
L'antica Abella, il cui abitato in parte coincideva in età sannitica e romana con il più orientale dei due nuclei dell'attuale centro storico, era di rilievo, fra i centri medio-piccoli della Campania, anche se superata in importanza e grandezza dalla vicina Nola.
Si trova sulla via che collegava e collega tuttora la pianura Campana con la valle del Sabato e il Sannio Irpino, strada meno agevole della Via Appia (che utilizzava il valico di Arpaia); la posizione e la coltivazione della pregiata nux Abellana (nocciola) (da cui de per maggiori informazioni consulta la pagina del comune qui |